Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Scritto da Nith (del 31/01/2007 @ 08:00:00, in PocoBLog, linkato 1437 volte)
Qualche giorno fa il mio dentista e amico Fabio, che saluto, mi ha mandato questa barzelletta via mail, bè... è davvero carina
Un rappresentante giunge nell'unico albergo di un paesino di campagna a mezzanotte passata, stanco morto. Il portiere gli comunica però che le stanze sono tutte occupate. Il rappresentante allora gli allunga 50 euro sotto banco e gli chiede per favore di trovargli comunque una sistemazione. Il portiere gli dice: Beh, in effetti un posticino ci sarebbe, però dovrebbe adattarsi a dormire in un letto matrimoniale assieme al cuoco, il quale russa come un mantice! Il rappresentante è talmente stanco che accetta la sistemazione. Appena arriva in camera si spoglia, entra nel letto dove il cuoco sta dormendo a pancia in giù, lo scopre, gli abbassa le mutande e gli schiocca un sonoro bacio sul culo. La mattina dopo appena scende per la colazione il portiere gli chiede: Allora, come ha dormito? Le ha dato fastidio il russare del cuoco? Il rappresentante: Ah, guardi, io ho dormito benissimo; il cuoco però è stato tutta la notte sveglio con gli occhi spalancati!!!
Scritto da Oso (del 23/01/2007 @ 13:14:08, in Tecnologia, linkato 2231 volte)

Un post dedicato a tutti gli average-skilled photoshoppers ed affini.
Con semplici ritagli di selezioni e colpi di secchiello è possibile dare alle nostre foto digitali uno spettacolare effetto visivo: Out of Bounds, letteralmente “fuori dai bordi”.
Ho utilizzato la foto della mosca, visibile negli header di Pocoblog, per produrre un esempio di questa manipolazione.
Attenzione però, non tutte le fotografie sono idonee per l’Out of Bounds, se poi, già all’inizio, si prevede un tilt-shift ( link) l’effetto è ancora più efficace.
Ecco un simpatico tutorial ( link)

Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te la stanno perdendo e danno la colpa a te; Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, tenendo però nel giusto conto i loro dubbi; Se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o essendo calunniato non rispondere con calunnie, o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono, nè parlare troppo da saggio; Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni; Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine; Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo; Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui; o guardare le cose, per le quali hai dato la vita, distrutte e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori; Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce e perdere, e ricominciare di nuovo dall'inizio senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso; Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così a resistere quando in te non c'è più nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete!" Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale; Se non possono ferirti né i nemici, né gli amici affettuosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo; Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa, tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e - quello che più conta - tu sarai un uomo, figlio mio
Rudyard Kipling (wiki)
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