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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Scritto da Oso (del 06/02/2006 @ 13:53:29, in PocoBLog, linkato 1081 volte)
Scritto da Oso (del 06/02/2006 @ 17:40:06, in Eventi, linkato 1891 volte)
Che la matematica avesse un fascino nascosto lo sapevamo già da molto tempo! Grazie ai nostri professori che si sono sforzati così tanto per farci odiare la scienza più nobile di tutte, quella che sta alla base di qualsiasi ragionamento scientifico. Justin Mullins, fotografo australiano, si è innamorato delle equazioni matematiche che legano le diverse grandezze e costanti del mondo fisico, la cui semplicità risulta a volte impressionante, e le ha raccolte in un album in cui, oltre al loro significato reale, Mullins forza l’attenzione sull’aspetto grafico e concettuale del segno contenuti in queste “immagini da un altro mondo”. D’altra parte “la matematica, vista nella giusta luce, possiede non soltanto verità ma anche suprema bellezza, una bellezza fredda e austera, come quella della scultura”, come diceva Bertrand Russell. Agli occhi di Mullin l’equazione che meglio incarna questa bellezza è la relazione di Eulero che lega insieme cinque tra le più importanti costanti fondamentali.

Personalmente rimasi profondamente colpito, quasi sindrome di Stendhal, quando vidi per la prima volta le equazioni di Maxwell, una semplicità disarmante per rappresentare tutte le proprietà dell’universo elettromagnetico. Quello che incuriosisce è l’inaspettata assenza dell’equazione più famosa di tutte, ossia l’einsteiniana E = mc2. La raccolta è in esposizione a Londra, per chi ha la fortuna di esserci, presso la Lauderdale House fino al 12 febbraio.
Tags: Eulero, Stendhal, matematica, fotografia, esposizione, londra, numeri, Mullins, Pocoblog
Scritto da Nith (del 09/02/2006 @ 13:00:59, in PocoBLog, linkato 1156 volte)
Nonostante le pagine di scuse ufficiali del Jyllands Posten, il giornale satirico di destra che aveva pubblicato le vignette blasfeme per i musulmani, il tono non sembra proprio calare: un prete assassinato, sassaiole, bandiere bruciate, boicottaggi, manifestazioni ed addirittura la presa di posizione di Kofi Annan. Ed ancora le testate giornalistiche, che sentono attaccata la libertà di stampa dall’ombra cupa della censura, non smettono di ri-pubblicare le oramai famosissime caricature satiriche di Maometto in segno di solidarietà! Sinceramente, dopo aver visto i disegni, mi sembra che la questione sia molto diversa da quella che poi scaturì nell’assassinio di Theo Van Gogh. Condivido l’indignazione dei musulmani, anche se penso che in certi luoghi siano strumentalizzati. Non credo che ci sia il rischio di perdere la libertà di stampa e di espressione, d’altra parte il Jyllen Post è stato libero di pubblicare ciò che voleva. Sono convinto che ognuno abbia la libertà di dire, se vuole, qualsiasi cosa, anche offensiva, irriguardevole o sconveniente, a patto di prendersene le responsabilità ed accettarne le conseguenze, come ad esempio multe o denunce. Comunque considero le vignette stupide e poco intelligenti, mi sono sembrate banali e gratuite, degne della mente di un adolescente ritardato. Invece di ri-pubblicare le vignette, non sarebbe stato più intelligente immaginarsi cosa sarebbe successo se, in nome delle libertà, qualcuno avrebbe preso di mira Gesù di Nazareth, il buddha o l’olocausto?
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Nella chiesa di San Petronio a Bologna è custodito da secoli un affresco che raffigura Maometto all’Inferno che viene torturato da alcuni demoni, e Maometto è anche dannato e deriso nell’Inferno di Dante di cui riporto il brano tratto dal canto XXVIII:
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“…Già veggia, per mezzul perdere o lulla, com’io vidi un, così non si pertugia, rotto dal mento infin dove si trulla. Tra le gambe pendevan le minugia; la corata pareva e ’l tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia. Mentre che tutto in lui veder m’attacco, guardommi, e con le man s’aperse il petto, dicendo: Or vedi com’io mi dilacco! vedi come storpiato è Maometto! Dinanzi a me sen va piangendo Alì, fesso nel volto dal mento al ciuffetto. E tutti li altri che tu vedi qui, seminator di scandalo e di scisma fuor vivi, e però son fessi così. Un diavolo è qua dietro che n’accisma sì crudelmente, al taglio de la spada rimettendo ciascun di questa risma, quand’avem volta la dolente strada; però che le ferite son richiuse prima ch’altri dinanzi li rivada…”
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Cosa dovremmo fare? Cancellare l’affresco? Censurare il XXVIII canto della Divina Commedia? Personalmente credo che sia ora di stendere un velo pietoso sull’intera vicenda, c’è troppo clamore e chi ha più buon senso lo usi. Lettura consigliata: Bertrand Russell “Why I am not a cristian”
Tags: dante, divina commedia, Maometto, Allah, Dio, satira, blasfemia, danimarca, stampa , Pocoblog
Scritto da Nith (del 13/02/2006 @ 19:30:20, in Eventi, linkato 2828 volte)
C o m u n i c a t o
L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica rende noto che da mercoledì 15 febbraio a mercoledì 15 marzo 2006, sarà allestita, nella Sala delle Bandiere al piano terra del Palazzo del Quirinale, la mostra "I Tesori della Bulgaria" dal Neolitico al Medioevo . Il pubblico potrà accedere alla mostra, con ingresso gratuito e senza bisogno di prenotazione, dalla Piazza del Quirinale, nei giorni feriali (da lunedì a sabato) dalle ore 9.00 alle ore 13.30, e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. L'orario di apertura domenicale resta fissato dalle ore 8.30 alle ore 12.00, in concomitanza con l'apertura al pubblico delle sale di rappresentanza.
Chi erano i Traci
I Tesori della Bulgaria - Dal Neolitico al Medioevo
Le Sale delle Bandiere del Palazzo del Quirinale ospiteranno dal 15 febbraio al 15 marzo una grande mostra dedicata ai “Tesori della Bulgaria. Dal Neolitico al Medioevo ”. Dall’epoca della lontana preistoria all’Età del Bronzo,al periodo classico, a quello romano e fino ai nostri giorni, il territorio dell’attuale Bulgaria appare come il luogo privilegiato che ha visto il mondo mediterraneo confrontarsi con popoli e realtà nuovi, pronti a subire il fascino della cultura classica. Durante la visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana in Bulgaria, gli archeologi bulgari hanno proposto all’ammirazione del Capo dello Stato e della Signora Ciampi alcuni degli straordinari tesori portati alla luce negli anni 2004 e 2005 nel corso di campagne di scavo particolarmente fruttuose condotte nella “valle dei re traci”. I più importanti di questi tesori, in parte restaurati dall’Italia, proposti per la prima volta all’ammirazione del pubblico, faranno parte del corredo della mostra. Le tombe dei re traci, databili ad un periodo compreso tra il V e il III secolo a.C., con i loro sontuosi corredi fatti di oggetti in oro, argento e bronzo, di vasi di squisita fattura ellenica, aprono un nuovo affascinante capitolo sui rapporti tra la Grecia centrale, la Macedonia e i territori della Tracia. L’analisi stilistica dei gioielli rinvenuti nelle sepolture non lascia alcun dubbio sul ruolo essenziale che artisti ed orafi greci hanno avuto nella realizzazione di questi capolavori. Questo dato apre un nuovo interessante capitolo sulla diffusione della cultura nell’antichità. Sin dalla lontana pre e protostoria appare evidente che artigiani ed artisti prestavano la loro opera presso centri di potere diversi. La circolazione delle idee, delle tecniche e delle persone all’interno degli ampi territori dell’Egeo, dell’Anatolia, dell’area danubiana appare come un dato essenziale che spiega l’emergere delle prime civiltà europee. La mostra, voluta dai Presidenti Ciampi e Parvanov, è nata dalla collaborazione amichevole e fruttuosa tra l’Italia e la Bulgaria e dall’amore che i due Paesi nutrono per ogni iniziativa in grado di aiutare i cittadini d’Europa a ritenersi figli di una storia comune.
Tags: anatolia, bulgaria, macedonia, traci, archeologia, scavi, Ciampi, Parvanov, mostra , Pocoblog
Scritto da Nith (del 15/02/2006 @ 10:55:59, in PocoBLog, linkato 1055 volte)

 Il garante per la privacy ha stabilito che è vietato monitorare le navigazioni sulla rete dei propri dipendenti da parte del datore di lavoro.
L'Authority, che si è dovuta pronunciare riguardo a un caso di impugnazione da parte di una società dei dati di navigazione di un suo dipendente culminata nel licenziamento, ha stabilito che è vietato il monitoraggio qualitativo del traffico web(pratica sempre più diffusa), prendendo nota di cookie e cache di sistema, da parte delle aziende nei confronti dei propri dipendenti.
Come si evince dalla sentenza, il Garante attribuisce tale decisione non solo ad una quantità di dati eccedente rispetto alle finalità perseguite ma anche a una mancata comunicazione aziendale del monitoraggio del traffico e della Rete interna. L'intercettazione dei siti visitati dai lavoratori, è parificata al trattamento di dati sensibili, ovvero a informazioni idonee a rivelare convinzioni religiose, opinioni sindacali e gusti sessuali.
"Non è ammesso spiare l'uso dei computer e la navigazione in Rete dei lavoratori - ha spiegato Mauro Paissan, componente del Garante e relatore del provvedimento - Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori. Occorre inoltre tener presente che il semplice rilevamento dei siti visitati può rendere noti dati delicatissimi della persona: convinzioni religiose, opinioni politiche, appartenenza a partiti, sindacati o associazioni, stato di salute, indicazioni sulla vita sessuale"
Io sono pienamente daccordo con questa legge. Voi che ne pensate?
Tags: authority, garante, privacy, legge, monitoring, rete, web, lavoro, Pocoblog
Scritto da Oso (del 20/02/2006 @ 16:29:13, in PocoBLog, linkato 1411 volte)
Da un po' di tempo si sente l'assenza di una persona con cui abitualmente si comunicava in chat. Per questo motivo ho deciso di pubblicare questo annuncio.
Chiunque abbia visto, sentito o abbia notizie di quest'uomo è pregato di comunicare con la redazione di questo blog!
Grande Biondic!
cari amici, sono Lex, scrivo anticipatamente quanto inserisco ora sul blog la notte precedente dal mio letto. è molto tempo che non partecipo al Blog e di questo mi sento davvero in colpa, lo stesso senso di colpa che si vive davanti ad un causato abbandono. mi chiedo se è questo l'ambito in cui esprimere le perplessità avute e causanti il mio allontamento, tanto più poichè forse "apparentemente" non inerenti al Blog stesso, ma squisitamente personali. ciò mi porta a riflettere sul ruolo del Blog nella mia vita (chi è il blog?)......traslando su "vecchie diatribe" inerenti l'ambito personale e politico (ambiti separati o necessariamente inerenti e indistinguibili?). contingenti aspetti lavorativi e sociali mi hanno portato a dedicare pochissimo tempo al Web e probabilmente pochissimo tempo da dedicare a me stessa, correlo le due condizioni poichè percepisco come importante un "spazio" speciale e unico (e il blog potrebbe essere in questo senso un contesto esemplificativo) e la pochissima disponibilità avuta nella relazione intima (intesa in termini introspettivi) con me stessa. vi chiederete perchè scrivo tutto ciò, vi chiederete se non è un modo elegante per sfuggire alla responsabilità dell'abbandono attribuendo a fattori esterni o interni apparentemente non controllabili la condizione stessa. credo però che l'apparente fuga sia stata determinata da un'inconscia esigenza di trovare un mio spazio espressivo all'interno del quale co-costruire una realtà mia e contemporaneamente nostra .....
quando Oso mi ha scritto "appartenenza alla comunità del Blog" ho percepito perfettamente la mia difficoltà a sentirmi espressione e costruzione della comunità. quando ho cominciato a scrivere nel blog ha più volte inviato poesie di diversi poeti che rappresentavano i miei sogni e le mie realtà, ma nel tempo sentivo che mancavano le mie poesie (non necessariamente da me scritte). Gioco sul simbolismo dello scritto come non scritto tentando in questo modo di poter al meglio descrivere quanto il flusso di coscienza esprime interiormente. concludo dicendo che sono tornata nella mia complessità e che voglio giocarmi su un piano apparentemente "schizofrenico" la mia appartenenza.
a presto LEX
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15/08/2022 @ 21:51:48
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