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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento, e messi in un vasel ch'ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio. sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse 'l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch'è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i' credo che saremmo noi.
Scritto da Oso (del 24/02/2006 @ 13:46:47, in Tecnologia, linkato 1834 volte)
La mancanza di creatività e la sindrome della pagina bianca, a qualcuno può capitare di incapparci. La creatività è merce preziosa, da conservare, cullare, stimolare e nutrire e poi… vendere! Musicisti, scrittori, scienziati, artisti, tutti dipendono dalle scorte di questa ineffabile qualità, nascosta nei meandri della nostra mente, che poi si sa… non tutti hanno. La creatività ci intrattiene, ci può facilitare la vita, ma può anche strappare un sorriso come per esempio nel caso degli Ig-nobel. Tra le ultime invenzioni che mi hanno colpito recentemente c’è la ruota senza camere d’aria Tweel della Michelin: stesse prestazioni, ma addio forature,sarà disponibile a breve..credo. Mentre tra le invenzioni che reputo più artistiche, il primo posto spetta sicuramente al tappo a corona, un oggetto così semplice ma, al tempo stesso, perfetto. Mi capitò un libro, “Le più grandi invenzioni degli ultimi due millenni” di John Brockman, in cui molti esponenti della comunità scientifica vengono interrogati sull’argomento del titolo fornendo risposte interessanti e a volte inaspettate. Lo consiglio. Il mondo delle invenzioni, tuttavia, non è sempre sobrio, razionale o pratico, ma, molte volte, anche bizzarro, curioso e folle. Il sito di Europa Creativa offre in visione la vendita di molti brevetti di articoli, accessori, veicoli, insomma di tutto un po’. Una lista simile si trova anche sulla mostra della creatività, veramente tanti oggetti curiosi, eccone alcuni: l’orologio retrogradante, la barca a coda di pesce, la lavatrice lavapersone, il cucchiadito, la sigaretta che si accende da sola, accessorio per minzione, il mouse da piedi, le labbra da sera, ma anche oggetti molto più particolari...
Tags: invenzioni, creatività, tweel, libri, brevetti, curiosità, Pocoblog
Scritto da Nith (del 23/02/2006 @ 13:54:06, in Salute, linkato 14464 volte)
Scritto da Oso (del 23/02/2006 @ 12:02:37, in Eventi, linkato 1690 volte)
Ecco la scaletta del concerto tenutosi a Milano presso l'Alcatraz il 13.02.2006, unica data italiana.
01.Burning from the Inside 02.In the Flat Field 03.God in an Alcove 04.In Fear of Fear 05.Terror Couple Kill Colonel 06.Swing the Heartache 07.She's in Parties 08.The Passion of Lovers 09.Silent Hedges 10.Kick in the Eye 11.Hollow Hills 12.Rosegarden Funeral of Sores 13.Stigmata Martyr 14.Hair of the Dog 15.Dark Entries 16.All We Ever Wanted Was Everything 17.Severance 18.Transmission/St Vitus Dance 19.Bela Lugosi's Dead 20.Telegram Sam 21.Ziggy Stardust
Veramente un bellissimo concerto. Per gli appassionati ecco il link per la discografia completa. Nota alcuni file sono .mpc (cosa sono?).
Vedi anche il post di Lex sul concerto dei Bauhaus che abbiamo visto insieme!
Tags: bauhaus, concerto, milano, discografia, mpc, musica, Pocoblog
Scritto da Nith (del 21/02/2006 @ 16:40:14, in Eventi, linkato 1509 volte)

Dal 21 febbraio al 12 marzo 2006 al teatro delle Muse a Roma (zona P.zza Bologna) viene messo in scena lo spettacolo "Motel Capriccio" con Wanda Pirol (nella foto) e Geppi di Stasio. Il tema, e così pure la storia, sembra quantomai interessante, almeno a giudicare dalle parole di Geppi di Stasio, attore e regista di Capriccio Suite...
Negli anni Settanta e Ottanta, se vivevi da quelle parti, al Capriccio dovevi esserci stato almeno una volta, non avevi alternative. Forse potevi godere ai qualche sporadica assenza dei genitori che ti lasciavano libera la casa, ma dovevi comunque lottare con la riluttanza della fanciulla di turno che riteneva compromessa la propria moralità se accettava senza esitazione l'invito in casa. Al Capriccio no, al Capriccio andava bene, perché al Capriccio poteva far finta di credere che, girando in macchina, ci eri capitato per caso. Il vero Capriccio non era un albergo, né a ore né a qualsiasi altra cosa, il Capriccio è un posto panoramico eppure orribile, alle falde del Vesuvio dove gli innamorati adolescenti o promiscui che fossero, si incontravano in macchina per godere il più fugacemente possibile l'uno del corpo dell'altra. Per me, quindi, il Capriccio è il luogo della memoria per definizione perché è quello delle prime, concrete emozioni; e non c'era neanche bisogno di prendere la patente per raggiungerlo perché da San Giorgio a Cremano, luogo della mia adolescenza, era raggiungibile anche in motorino. Con le mie conclamate tendenze regressive, il Capriccio mi manca da morire, mi manca l'idea di poter dire semplicemente "sono stato al Capriccio" per dare l'idea esatta di quello che avevo fatto durante una prolungata assenza. E' per questo che ci ho scritto sopra questa commedia facendolo passare per un più comodo albergo per coppie clandestine, uno squallido ambiente dove, se stai bene, le mura della stanza possono sembrarti quelle di una suite di un grande hotel. "Capriccio suite" è anche altro, però. E' la terza parte di una trilogia sulla mamma, una trilogia quasi autobiografica che cerca di raccontare le difficoltà di una vera crescita, del vero raggiungimento della "maturità" che si esplica attraverso l’allontanamento ideale dalla propria mamma. Per il protagonista di questa commedia, la mamma è diventata un'ossessione proprio per la sua fisica assenza; Geppi vuole crescere solo alle proprie modalità e non accetta di non avere entrambe le donne della sua vita; ed è per questo che la mancanza dell'una rischia di fargli perdere anche l'altra, è per questo che subito dopo il matrimonio, sua mamma un po’ egoisticamente sparisce e lui smette di desiderare sua moglie e cerca di riconquistarla costringendola a estenuanti viaggi da Roma, dove ormai vivono, al Capriccio, luogo della sua infanzia, fingendosi il suo amante citando smaccatamente Harold Pinter. E Nancy, per amore o per semplice superiorità femminile, si sottopone al gioco anglosassone che "…a Napoli non può funzionare!" come dice chiaramente Carmela, la funambolica cameriera dell'albergo che conosce la vita e sa quando trasformarsi in un surrogato di mamma per alleviare le sofferenze di lui a condizione, però, che domani si riprenda il cammino verso la crescita. Ma Carmela, per quanto puntuale nel sentenziare, rasenta l'inopportunità in quanto donna dall'estrazione umile. Tutti e tre i personaggi sono la naturale conseguenza di quelli che li hanno preceduti, addirittura Carmela De Fazio richiama l'omonimo personaggio di un'altra mia fortunata commedia. Ma i collegamenti veri riguardano la trilogia e sono la forte regressione verso il materno che accomuna "Capriccio suite" e "Di donna ce n'è una sola" e la consequenzialità diretta tra "Capriccio suite" e "Ragù in agrodolce" di cui può essere considerata proprio il seguito, ma non c'è affatto bisogno di aver visto le altre due per assaporare questa commedia che resta, come le altre, un'opera a sé stante, definita e compiuta.
Tags: teatro, spettacoli, roma, capriccio, eventi, mamma, Pocoblog
cari amici, sono Lex, scrivo anticipatamente quanto inserisco ora sul blog la notte precedente dal mio letto. è molto tempo che non partecipo al Blog e di questo mi sento davvero in colpa, lo stesso senso di colpa che si vive davanti ad un causato abbandono. mi chiedo se è questo l'ambito in cui esprimere le perplessità avute e causanti il mio allontamento, tanto più poichè forse "apparentemente" non inerenti al Blog stesso, ma squisitamente personali. ciò mi porta a riflettere sul ruolo del Blog nella mia vita (chi è il blog?)......traslando su "vecchie diatribe" inerenti l'ambito personale e politico (ambiti separati o necessariamente inerenti e indistinguibili?). contingenti aspetti lavorativi e sociali mi hanno portato a dedicare pochissimo tempo al Web e probabilmente pochissimo tempo da dedicare a me stessa, correlo le due condizioni poichè percepisco come importante un "spazio" speciale e unico (e il blog potrebbe essere in questo senso un contesto esemplificativo) e la pochissima disponibilità avuta nella relazione intima (intesa in termini introspettivi) con me stessa. vi chiederete perchè scrivo tutto ciò, vi chiederete se non è un modo elegante per sfuggire alla responsabilità dell'abbandono attribuendo a fattori esterni o interni apparentemente non controllabili la condizione stessa. credo però che l'apparente fuga sia stata determinata da un'inconscia esigenza di trovare un mio spazio espressivo all'interno del quale co-costruire una realtà mia e contemporaneamente nostra .....
quando Oso mi ha scritto "appartenenza alla comunità del Blog" ho percepito perfettamente la mia difficoltà a sentirmi espressione e costruzione della comunità. quando ho cominciato a scrivere nel blog ha più volte inviato poesie di diversi poeti che rappresentavano i miei sogni e le mie realtà, ma nel tempo sentivo che mancavano le mie poesie (non necessariamente da me scritte). Gioco sul simbolismo dello scritto come non scritto tentando in questo modo di poter al meglio descrivere quanto il flusso di coscienza esprime interiormente. concludo dicendo che sono tornata nella mia complessità e che voglio giocarmi su un piano apparentemente "schizofrenico" la mia appartenenza.
a presto LEX
Scritto da Oso (del 20/02/2006 @ 16:29:13, in PocoBLog, linkato 1316 volte)
Da un po' di tempo si sente l'assenza di una persona con cui abitualmente si comunicava in chat. Per questo motivo ho deciso di pubblicare questo annuncio.
Chiunque abbia visto, sentito o abbia notizie di quest'uomo è pregato di comunicare con la redazione di questo blog!
Grande Biondic!
 Il garante per la privacy ha stabilito che è vietato monitorare le navigazioni sulla rete dei propri dipendenti da parte del datore di lavoro.
L'Authority, che si è dovuta pronunciare riguardo a un caso di impugnazione da parte di una società dei dati di navigazione di un suo dipendente culminata nel licenziamento, ha stabilito che è vietato il monitoraggio qualitativo del traffico web(pratica sempre più diffusa), prendendo nota di cookie e cache di sistema, da parte delle aziende nei confronti dei propri dipendenti.
Come si evince dalla sentenza, il Garante attribuisce tale decisione non solo ad una quantità di dati eccedente rispetto alle finalità perseguite ma anche a una mancata comunicazione aziendale del monitoraggio del traffico e della Rete interna. L'intercettazione dei siti visitati dai lavoratori, è parificata al trattamento di dati sensibili, ovvero a informazioni idonee a rivelare convinzioni religiose, opinioni sindacali e gusti sessuali.
"Non è ammesso spiare l'uso dei computer e la navigazione in Rete dei lavoratori - ha spiegato Mauro Paissan, componente del Garante e relatore del provvedimento - Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori. Occorre inoltre tener presente che il semplice rilevamento dei siti visitati può rendere noti dati delicatissimi della persona: convinzioni religiose, opinioni politiche, appartenenza a partiti, sindacati o associazioni, stato di salute, indicazioni sulla vita sessuale"
Io sono pienamente daccordo con questa legge. Voi che ne pensate?
Tags: authority, garante, privacy, legge, monitoring, rete, web, lavoro, Pocoblog
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18/04/2021 @ 20:42:47
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